15 anni di TheFork: una storia di successo tra digitalizzazione del settore e nuove abitudini di consumo

Era il 2007 quando l’ambizioso progetto di favorire una nuova relazione tra ristoratori e clienti fu lanciato in Francia; da allora TheFork ha rivoluzionato il settore offrendo un nuovo modello, unico in Europa, che ha fornito il primo sistema di prenotazione online professionale. In un periodo in cui per scoprire nuovi ristoranti erano necessarie le guide cartacee e per prenotarli si poteva utilizzare solo il telefono, TheFork ha stravolto il mercato in due mosse: da una parte facilitando per gli utenti la ricerca e la prenotazione dei ristoranti, con il beneficio aggiuntivo di consigli personalizzati grazie alle valutazioni e alla opinioni lasciate dai clienti; dall’altra semplificando le operazioni di gestione per i ristoratori, che hanno così la possibilità di concentrarsi sul cuore del loro business, ovvero la cucina e i clienti stessi. Semplificando un passaggio chiave e dando il via alla digitalizzazione di un intero settore, TheFork in 15 anni ha portato nei ristoranti più di 420 milioni di clienti. Oggi leader nelle prenotazioni online dei ristoranti, TheFork vanta 60.000 indirizzi partner in 12 Paesi, 30 milioni di download dell’app, 20 milioni di recensioni e più di 20 milioni di visite mensili.

“È stato un percorso incredibile e sono emozionato per tutto ciò che il futuro ci riserva” ha commentato Almir Ambeskovic, CEO di TheFork.TheFork si è trasformato da una piccola start-up nel protagonista trainante del booking online dei ristoranti, guidando la digitalizzazione di un intero settore e sostenendo le piccole imprese. Continueremo a supportare l’industria della ristorazione in tutto il mondo portando sempre più clienti dai nostri partner grazie a una comunità globale appassionata e coinvolta”.

 

15 anni di digitalizzazione… per tutti

Negli ultimi 15 anni la digitalizzazione si è diffusa in tutti i settori economici. Spesso i ristoranti, soprattutto quando si tratta di società di piccole dimensioni o iniziative di singoli chef che vogliono condividere la loro visione gastronomica, per mancanza di tempo o di risorse, non hanno tutti la stessa opportunità di operare online per attirare nuovi clienti. Le soluzioni offerte da TheFork, semplici e chiavi-in-mano, sono accessibili a tutti i tipi di ristoranti, dalle insegne menzionate dalla Guida MICHELIN fino ai piccoli locali dietro l’angolo, permettendo loro di ottimizzare la gestione delle prenotazioni, snellire le operazioni, aumentare traffico web e visibilità e, infine, migliorare servizio e incassi.

Un settore in evoluzione: crescita e trasformazioni

Oltre alla digitalizzazione, il settore della ristorazione ha subito grandi cambiamenti e il Covid ha accentuato alcune trasformazioni già in atto. TheFork, in collaborazione con Euromonitor, rivela le conclusioni principali di uno studio[1] che analizza quest’industria e i suoi sviluppi negli ultimi 15 anni.

Crescita economica

Panoramica di categoria

Le prossime innovazioni in un’era post-digitale

Nonostante un contesto economico complesso e dopo due anni di pandemia, le previsioni sulla crescita della ristorazione rimangono positive, attestandosi a un +8% medio a livello europeo e in Italia fino al 2025. In effetti questa crisi ha rivelato un’agilità e creatività notevoli nell’industria ma anche la resilienza dei consumatori europei che hanno fatto delle uscite al ristorante un’abitudine radicata nella loro vita quotidiana. In questo panorama le sfide future di TheFork sono relative al sostegno del tessuto economico locale dei ristoranti, aiutandoli a sviluppare il loro business. Per sostenere i propri obiettivi, l’azienda sta investendo nel miglioramento continuo del proprio gestionale per fornire soluzioni innovative e all’avanguardia in termini di gestione delle prenotazioni e dei ricavi ma anche per offrire ai consumatori un’esperienza sempre più personalizzata, massimizzando la loro soddisfazione e fidelizzazione.

Pagamenti digitali

Con la crescita della digitalizzazione e l’impiego di sistemi di pagamento mobile e contactless, in special modo tra le giovani generazioni, dal 2016 al 2019 i pagamenti digitali hanno visto un aumento in Europa del 106% e in Italia del 138%. A maggior ragione con le restrizioni dovute al Covid le persone, invitate a stare a casa e a ridurre i contatti interpersonali, hanno prediletto i pagamenti digitali ai contanti portandoli a una crescita del 43% in Europa e del 41% in Italia tra il 2019 e il 2021. Il trend è destinato a una crescita annua costante, stimata del 16% tra il 2021 e il 2025 in Europa e addirittura del 18% in Italia.

TheFork ha anticipato e accelerato questo trend con il lancio di TheFork PAY nel 2020, la soluzione contactless in-app che permette di pagare il conto con velocità, semplicità e in sicurezza, utilizzata da più di 25.000 ristoranti in Italia, Francia e Spagna, di cui 15.000 in Italia. Per continuare a offrire ai ristoranti una soluzione sempre più ottimale, TheFork sta quadruplicando gli ingegneri e i team di prodotto per lanciare il pagamento al tavolo tramite QR code con l’obiettivo di coinvolgere i primi 200 ristoranti nel secondo trimestre del 2022 e più di 1.000 insegne entro la fine dell’anno. In più la società sta accelerando lo sviluppo delle sue Gift Card, carte regalo da utilizzare in più di 25.000 ristoranti partner, inclusi molti della Guida MICHELIN. Lanciate durante la pandemia ma pensate fin dall’inizio come sostegno al settore, le Gift Card sono acquistabili dai singoli consumatori ma anche dalle aziende per regalare esperienze al ristorante ai propri clienti o impiegati; in ogni caso, il 100% del valore delle Gift Card va ai ristoratori, con l’obiettivo di generare una fonte aggiuntiva di guadagno, permettendo loro al contempo di raggiungere e fidelizzare nuovi clienti.

Progetti sostenibili per una crescita responsabile

Negli scorsi anni è aumentato anche l’interesse verso lo sviluppo sostenibile e i cibi locali, con un impatto ridotto sull’ambiente. Secondo un sondaggio di Euromonitor[2], nel 2021 il 26% dei rispondenti in Europa (dato che sale al 36% in Italia) ha dichiarato di cercare nel cibo delle caratteristiche sostenibili, mentre il 13% in Europa (il 9% in Italia) si dice disposto a pagare di più per prodotti sostenibili. Considerato che la domanda alimentare globale genera dal 22% al 37% dei gas serra[3], la produzione e il consumo di cibo devono avere un approccio più virtuoso e tutti gli operatori del settore devono dare il loro contributo. Proprio per questo TheFork ha messo in atto un piano d’azione basato su due pilastri.

Sostenibilità:

Lotta al cambiamento climatico: