AIOps: Juniper presenta nuove funzionalità Large Language Model (LLM), l’integrazione con Zoom e l’ampliamento del portfolio Wi-Fi 6E

 AIOps: Juniper presenta nuove funzionalità Large Language Model (LLM), l’integrazione con Zoom e l’ampliamento del portfolio Wi-Fi 6E
Juniper Networks, azienda specializzata nelle reti sicure basate su AI, annuncia diverse ottimizzazioni che rendono ancora più semplice la realizzazione di un’esperienza utente predicibile, affidabile e misurabile dal client al cloud. Grazie all’integrazione di ChatGPT con Marvis, l’unico assistente di rete virtuale (VNA) sul mercato basato su Mist AI, i clienti e i partner Juniper possono ora facilmente accedere a banche dati pubbliche usando avanzati Large Language Models (LLM). Inoltre, le nuove integrazioni di Marvis con Zoom rendono possibili esperienze di videoconferenza di qualità, riducendo sensibilmente i costi di troubleshooting. Grazie a tali migliorie, cui si aggiunge un nuovo access point Wi-Fi 6E, Juniper rafforza la sua posizione nell’ambito AIOps fondata su una lunga serie di soluzioni innovative capaci di offrire un reale valore di business e di contenere i costi dell’IT.

“L’AI rappresenta la nuova fase nell’automazione di operazioni che tipicamente richiedono esperti umani e che permetterà di cambiare il modo di lavorare dei team IT con strumenti come Marvis e la sua interfaccia conversazionale”, afferma Bob Friday, Chief AI Officer di Juniper Networks. “Juniper Mist è sempre stato un pioniere nell’utilizzo di AIOps per garantire un’esperienza utente affidabile dal client al cloud e con queste ultime ottimizzazioni Marvis potrà fornire conoscenze ancora più preziose e diventare un membro indispensabile dei team IT”.

Interfaccia Marvis integrata con ChatGPT
Marvis VNA e la sua interfaccia conversazionale sono stati introdotti il 7 giugno 2018 come elemento essenziale dell’IT, mettendo a disposizione funzioni di troubleshooting proattivo, azioni predittive ed eccezionali insight sull’esperienza utente attraverso l’analisi e l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP/NLU). Ciò ha consentito ai clienti Juniper di addentrarsi nelle esperienze di rete, degli utenti e delle applicazioni in tempo reale mediante semplici interrogazioni in linguaggio naturale.

Con il recente lancio di strumenti LLM come ChatGPT, Juniper ha potuto ampliare le funzionalità dell’interfaccia conversazionale di Marvis per offrire capacità di conversazione ancora più “umane”, soprattutto per quanto riguarda la documentazione e i problemi di assistenza. In particolare, Marvis ora sfrutta un’API LLM per rispondere alle richieste di documentazione e di altre banche dati pubbliche da parte degli utenti. Il cliente può ad esempio chiedere a Marvis: “Cosa indicano le luci LED dell’access point?”, oppure: “Dimmi i passaggi necessari per configurare il fabric di campus Juniper” e ricevere risposte accurate e dirette nel tipico stile di ChatGPT, insieme a una lista dei documenti pertinenti.

Esperienze video di qualità con l’integrazione di Zoom
Juniper AIOps si è sempre distinto per la qualità dei dati che alimentano un motore Mist AI comune, tra cui dati di telemetria e informazioni sullo stato dell’utente da router, switch, firewall e access point. Ora Juniper ha compiuto un ulteriore passo avanti, utilizzando i dati sull’esperienza utente di terze parti derivanti dal cloud Zoom.

Unendo gigabyte di dati di user experience di Zoom con gigabyte di dati dalla rete, Marvis dispone così di un modello di apprendimento che può prevedere con grande precisione le performance dell’esperienza utente, permettendo a Marvis di utilizzare tecniche avanzate di spiegabilità AI/ML per identificare rapidamente la causa dei problemi di videoconferenza. Oltre al troubleshooting proattivo in tempo reale (e alle azioni correttive autogestite quando possibile), Marvis apprende i trend per identificare e correggere rapidamente le anomalie e prevedere i problemi futuri. Queste informazioni offrono ai team IT un importante aiuto per diminuire le richieste di supporto inerenti a Zoom e il tempo dedicato alla soluzione dei problemi.

Ora gli utenti possono sfruttare l’interfaccia conversazionale di Marvis per accedere agli insight di Zoom mediante interrogazioni in linguaggio naturale, come ad esempio: “Cosa non ha funzionato nella call con Mario Rossi?”, o: “Fammi un elenco degli utenti che hanno avuto esperienze non soddisfacenti con Zoom”.

Un portfolio completo Wi-Fi 6E basato sull’AI
Wi-Fi 6E è un nuovo standard wireless che amplia la capacità della rete rendendo disponibile una quantità maggiore di spettro RF nel range 6 GHz in aggiunta alle bande 2,4 e 5 GHz esistenti. Per sfruttare appieno Wi-Fi 6E, Juniper ha realizzato un nuovo access point AP24. Questo dispositivo tribanda 2.4 GHz/5 GHz/6 GHz (dual band contemporaneo) supporta un throughput fino a 3,6 Gbps e dispone dello scanner radio dedicato Juniper Mist standard per la raccolta dei dati e di funzionalità Radio Resource Management (RRM) per la scelta intelligente della banda da usare. Il dispositivo ha dimensioni compatte di 7×7 pollici e offre performance e funzionalità di alto livello ai clienti attenti ai costi. Poiché permette la conversione a 6 GHz dei segnali a 2,4 GHz, AP24 è ideale per chiunque voglia effettuare la migrazione a Wi-Fi 6E secondo i propri tempi.

AP24 si aggiunge alla linea di access point Wi-Fi 6E recentemente annunciati da Juniper, che comprende i modelli AP45 (quad-radio a 2.4 GHz/5 GHz/6 GHz, 4×4:4SS, vBLE array) e AP34 (quad-radio a 2.4 GHz/5 GHz/6 GHz, 2×2:2SS, omni BLE).

Gli access point Juniper Wi-Fi 6E rappresentano il completamento degli AP esistenti a 2,4 e 5 GHz del portfolio Juniper Mist, che supporta i protocolli 802.11ac e 802.11ax. A differenza delle soluzioni concorrenti, la soluzione Juniper Mist incorpora insight dai client e AIOps per ottimizzare le configurazioni e garantire le massime prestazioni e una programmazione ottimale dei pacchetti ai fini di una maggiore capacità. Il tutto senza sacrificare le performance dei client a 2,4 e 5 GHz più vecchi, garantendo così la massima protezione dell’investimento.

“LLM è il complemento perfetto di un assistente virtuale come Marvis, poiché migliora la capacità di un VNA di generare testi accurati in linguaggio naturale, soprattutto negli scenari più complessi e ricchi di sfumature”, dichiara Maribel Lopez, Founder e Principal Analyst di Lopez Research LLC. “Questa combinazione migliora l’esperienza degli utenti fornendo risposte di semplice comprensione che riducono il tempo dedicato alla ricerca di dettagli specifici. La combinazione di LLM e VNA dimostra come queste tecnologie siano di grande aiuto quando vengono integrate e applicate correttamente”.

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