Dentsu rafforza il reparto strategico in area Creative e annuncia l’ingresso di due nuovi Strategy Director
Niccolò Rigo, Chief Strategy Officer di Dentsu Creative: “Oggi serve un modo di pensare diverso, una nuova scuola di strategia”.
Dentsu continua a investire nel dipartimento interno di strategia di Dentsu Creative guidato dal Chief Strategy Officer Niccolò Rigo e annuncia l’ingresso di due nuovi Strategy Director: Gaia Ottaviano e Philip Mattei.
Gaia Ottaviano, dopo anni di studi classici e due tesi di laurea in grammatica greca, approda nel mondo della comunicazione in Ogilvy. Entra come Social Media Manager, cresce come Digital Strategist, fiorisce come Strategic Planner. Ha gestito progetti di ogni tipo, dal B2B al B2C, dai più creativi ai più consulenziali, e per moltissime industry e brand fra cui Ferrero, Nestlé, Credit Suisse e IVECO. Entra in Dentsu Creative dopo un’esperienza all’Università di Bologna, di cui ha ridefinito la strategia di comunicazione.
Philip Mattei ha iniziato la sua carriera in Saatchi & Saatchi Italia, lavorando con clienti globali come P&G, Enel, Toyota, e Lexus. Nel 2015 si trasferisce a Londra, lavorando per Tribal Worldwide, Adam&EveDDB e Vayner Media con clienti come ExxonMobil, Volkswagen, Unilever, Shell e UNICEF. Rientra oggi in Italia 10 anni dopo scegliendo Dentsu Creative.
I due professionisti si affiancano a Federico Mancin, già in Dentsu Creative con il ruolo di Head Of Strategy, a completamento di una nuova leadership all’interno del team.
“Responsabilità, rigore e idee sono i tre principi fondamentali che ogni strategist deve sempre mettere al centro del proprio lavoro quotidiano – dichiara Niccolò Rigo, Chief Strategy Officer di Dentsu Creative – E oggi sono particolarmente felice dei nuovi ingressi di Gaia e Philip a conferma del rinnovato investimento di Dentsu nella strategia, assolutamente necessario e decisivo nella nostra missione di restituire le idee al marketing, recuperando il valore trasformativo che queste possono avere sul presente e il futuro di una azienda, e sul suo business. Oggi serve un modo di pensare diverso, una nuova scuola di strategia”.
“In Dentsu Creative – aggiunge Emanuele Nenna, CEO Italia di Dentsu Creative – gli strategist sono al centro di una vasta rete di esperti non solo di creatività integrata – dalla pianificazione social all’influencer marketing, passando per il branded entertainment, il design e tanto altro – ma anche di pianificazione media e di strategia e analisi del dato. La strategia è il collante e motore primario dietro alla filosofia “One Dentsu” che ha l’obiettivo di rendere interoperabili tutte le expertise del gruppo per renderle disponibili ai clienti attraverso soluzioni innovative. Non c’è integrazione vera senza una strategia responsabilizzata”.
Strategia creativa, non strategia fatta creativamente.
Dentsu Creative si è dotata di un metodo codificato di fare strategia per la comunicazione, radicato nei risultati dei più importanti studi di settore oltre ovviamente a quelli prodotti da Dentsu stessa a livello sia locale che globale. A questo si affianca l’integrazione quotidiana di ricerca primaria sul consumatore, sia in forma “agile” che strutturata, grazie anche all’istituto di ricerca associato ASSIRM che è parte di Dentsu Italia.
Poter contare su una mole di dati e di ricerca tale permette a Dentsu Creative di applicare un livello unico nel fare strategia. L’obiettivo è quello di rimuovere il più possibile l’incertezza e l’opinabilità dalle scelte proposte ai clienti e di trasformare quelle che possono sembrare delle scommesse coraggiose in scelte ragionate e dai risultati prevedibili.
Non solo logica, ma soprattutto idee.
“La strategia non deve limitarsi a essere strumento di “ottimizzazione”, ma essere invece motore di “evoluzione” in grado di portare nuovi futuri possibili sul tavolo di chi gestisce un brand – conclude Niccolò Rigo – Per questo la missione quotidiana di tutti e tutte le strategist che lavorano in Dentsu Creative è quella di immaginare, giustificare e dettagliare uno “shift”, un cambio di paradigma che apre nuove opportunità di comunicazione. Una trasformazione che a seconda delle esigenze può essere un cambio di posizionamento, di targeting, di obiettivi o ancora di set competitivo. Ma che parte sempre da un’idea strategica, che viene prima di quella creativa e delle varie tattiche di comunicazione che fanno parte di un piano di comunicazione integrato”.