Intelligenza artificiale in viaggio

 Intelligenza artificiale in viaggio

La trasformazione digitale sta cambiando sempre di più gli scenari del turismo ma la capacità di sopravvivere delle aziende non sta tra online e offline bensì tra chi coglie le tendenze e chi non si aggiorna e non tiene conto del potere della rete e dei data.

‘Personalizzazione’ è l’esigenza sempre più sentita del viaggiatore e l’aiuto arriva anche dall’intelligenza artificiale (Ai).

Attraverso operatori che utilizzano il machine learning, si fanno avanti raccomandazioni personalizzate sulla base degli interessi e delle preferenze del viaggiatore.

Ma una macchina può interpretare le nostre emozioni? Nonostante robot come Pepper, umanoide partito dal Giappone per vivere con gli umani, capace di conversare e comprendere e reagire alle emozioni e riconosce le voci e assistenti all’utente che rispondono in pochi secondi permettendo di gestire viaggi attraverso l’interazione con la macchina, si nota la tendenza al ritorno ai rapporti umani e, nel caso del viaggio, all’agenzia fisica.

Agenzie come CartOrange ha saputo sfruttare l’online operando attraverso un sito internet ma permettendo all’utente di scegliere il consulente più adatto sulla base della vicinanza e delle aspettative di viaggio personali.

Il Politecnico di Milano presenterà al TTG Expo di Rimini del prossimo 9 ottobre una mappatura degli ambiti in cui l’Ai (Artificial Intelligenze) riesce ad avere maggiore impatto.

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