La corsa dei brand verso il Metaverso. Ecco i consigli per lo sbarco di Rebold Antevenio

 La corsa dei brand verso il Metaverso. Ecco i consigli per lo sbarco di Rebold Antevenio

Il Metaverso è molto più che una moda, è già realtà: sono molte le aziende atterrate sulle piattaforme che consentono di creare una nuova vita virtuale a misura di consumatori e aziende. Non si tratta solo di presidiare un mondo parallelo e virtuale, ma di comunicare e relazionarsi con persone, istituzioni e altri brand investendo in una dimensione nuova e emergente e che consente esperienze di viaggio, intrattenimento, apprendimento, confronto e condivisione emotiva. “Si tratta anche di un’opportunità per completare e rafforzare il proprio posizionamento omnichannel: luoghi fisici aumentati e spazi virtuali daranno vita a nuove combinazioni rivoluzionarie per i business, trasformando le interazioni tra clienti e aziende” spiega Roberto Lucatelli, senior account manager di Rebold Antevenio Italia.

 

 

Un nuovo spazio sfidante

 

Il Metaverso è diventato rapidamente per i brand un nuovo territorio da esplorare. Le persone, con l’utilizzo di visori 3D, creano avatar sempre più realistici, incontrano altri utenti e scambiano oggetti dematerializzati “Tutte queste situazioni”, continua Lucatelli “saranno rese sempre più immersive e ingaggianti dalle nuove tecnologie, con un’evidente moltiplicazione delle prospettive di sviluppo di questo universo per i brand e la customer experience degli utenti”.

 

 

 

 

Come si muovono attualmente le aziende – tantissime e di tutte le tipologie – che sono sbarcate nel Metaverso? “Fanno vetrina di prodotti con customer experience fortemente suggestive, propongono propri NFT (ovverosia token non fungibili, la cui unicità è certificata da blockchain), veicolano in maniera alternativa la promozione e la comunicazione del proprio brand e dei propri prodotti e servizi. Studiando la dimensione del Metaverso – continua il manager – abbiamo evidenziato alcuni principi da tenere fortemente in considerazione per le aziende che vogliono approcciarsi a questo nuovo fenomeno”.

 

Meglio collaborare. Focus sulla creatività

 

La prima cosa da valutare è quanto possa essere profittevole e utile per le proprie attività unire il mondo fisico e il mondo virtuale. “Serve un’analisi approfondita, che prenda in considerazione le modifiche e gli adattamenti in senso cyber di alcune delle attività” dice Lucatelli. Secondo punto essenziale, “lo sbarco nella dimensione virtuale costringe i brand ad essere sorprendenti e creativi, ma anche ad utilizzare strumenti tecnologici sempre più sofisticati”. Terzo aspetto da considerare, è decisivo tenere conto anche dell’attuale contesto digitale. “Per comunicare e vendere nel Metaverso, bisogna collaborare con virtual influencer e creator: anche in questa dimensione questi attori godono di una forte credibilità rispetto ai target. Creare una triangolazione tra le persone, i brand e l’influencer di riferimento deve essere un obiettivo chiave” sottolinea Lucatelli. “Aggiungo” continua il manager “che è auspicabile e quasi obbligatorio usare gli NFT: in tal modo si aggiunge valore al potenziale delle transazioni commerciali”. Infine, ma si tratta pure della premessa di questo impegno, è fondamentale trovare dei partner giusti. “Le aziende che operano nel settore IT possono offrire il supporto necessario per realizzare al meglio un’idea. In questo modo i brand dovranno occuparsi dell’ideazione dei contenuti brandizzati e transmediali, affidandosi poi per la realizzazione a terze parti”. L’aspetto forse più importante per avere successo è la creatività. “Questo spazio è stato creato proprio per uscire dalle regole e dai binari consueti, per ingaggiare gli utenti con qualcosa di sorprendente”. Avere un team creativo di alto livello diventa così il fattore discriminante. “Con i nostri team strategy e creative siamo in grado di supportare i brand lungo tutto il percorso. L’apertura mentale e l’innovazione – conclude Lucatelli – sono gli ingredienti segreti di cui non si può fare a meno”.

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