Osservatorio Recensioni Verificate: Nonostante l’inflazione, meno della metà degli italiani è disposto a ridurre le spese e cambiare le proprie abitudini di consumo
Per comprendere i comportamenti di acquisto degli italiani di fronte all’inflazione, Recensioni Verificate, specialista europeo della raccolta, analisi e pubblicazione di opinioni online, presenta i risultati del sondaggio[1] condotto a giugno 2022 coinvolgendo oltre 4.000 consumatori.
Dall’analisi emerge un rialzo dei prezzi che si ripercuote in tutti i settori di consumo (trasporti, abbigliamento, alimentari, utenze ecc.), incluse le vacanze estive ormai alle porte. Per analizzare le diverse esigenze generazionali e per determinare i trend dei prossimi 3 mesi, Recensioni Verificate ha suddiviso il campione in 4 fasce d’età (18-25 anni, 26-35 anni, 36-50 anni, oltre i 50 anni).
Meno di un 1 italiano su 2 è pronto a ridurre le spese
Nonostante la crisi attuale, meno della metà degli italiani è pronta a cambiare le proprie abitudini di consumo nel prossimo trimestre. Una tendenza che però presenta alcune differenze a seconda dell’’età: tra gli intervistati della fascia 26-35 anni, più del 51% dichiara di essere disposto a rivedere il proprio budget. Al contrario, tra chi ha più di 50 anni (45%) e tra i 18-25 anni (46%), gli italiani affermano di essere meno propensi a cambiare le proprie abitudini di consumo.
Tra coloro che decidono di modificare i propri comportamenti d’acquisto, l’abbigliamento (59%) e il tempo libero (58%) emergono tra le voci che maggiormente subiranno una riduzione della spesa. A seguire, il 38% dichiara che rinuncerà all’acquisto di una nuova auto e il 32% pensa di ridurre le spese per il carburante. La spesa alimentare è indicata come possibile area di revisione del budget familiare dal 26% degli intervistati.
Gli italiani non rinunciano alle vacanze
Analizzando tutto il campione della ricerca di Recensioni Verificate, solo il 37% si dichiara disposto a rinunciare alle vacanze del 2022 per contenere le spese. Tra questi il 50% è disposto a cancellare le vacanze e non partire, il 24% prevede di abbreviarle, il 16% pensa di ridurre le attività e i divertimenti, mentre più del 15% ritiene ragionevole scegliere una sistemazione più economica del previsto. Esaminando le diverse generazioni si può notare che, con il 44%, gli ultracinquantenni sono la fascia d’età più disposta a rinunciare alle vacanze per il contenimento delle spese. Una scelta meno sentita tra i più giovani: nella fascia 18-25 anni solo il 29% ridurrebbe infatti il proprio budget per le vacanze estive.
I saldi, una risorsa per contrastare l’inflazione…
Indipendentemente dall’età, i saldi consentiranno alle famiglie di riconciliarsi con le loro abitudini di acquisto e di riequilibrare la bilancia favorendo al contempo il consumo. Così, di fronte all’inflazione, più del 72% degli intervistati si affiderà maggiormente ai saldi e alle promozioni, in particolare tra chi ha tra i 36 e i 50 anni (75%).
…ma con l’aumento dei prezzi, crescono anche le esigenze dei consumatori
Nel clima attuale Il 57% degli intervistati afferma di essere più esigente nei confronti dei brand e si aspetta sforzi maggiori da parte dei marchi per migliorare i propri servizi e prodotti. Infatti, tra questi, il 67% desidera ricevere offerte più personalizzate, il 48% desidera una migliore qualità dei prodotti e il 24% desidera più servizi e attenzione al cliente.
Se si esaminano le aspettative di ciascuna fascia d’età, si può notare che le persone dai 36-50 anni (72%), quelle dai 26 ai 35 anni (70%) e gli over 50 (63%) sperano in offerte più personalizzate mentre la fascia d’età compresa tra i 18 e i 25 anni (67%) desidera una migliore qualità dei prodotti.
“L’inflazione ha un impatto su tutti i consumatori, indipendentemente dalla fascia di età. È interessante notare che gli italiani non considerano più l’inflazione come una fatalità, si aspettano dai marchi un atteggiamento meno passivo e più impegnato: se i prezzi aumentano, deve accrescere anche la qualità delle interazioni con il brand e del servizio offerto.” afferma Andrea Scotti, Country Manager di Skeepers Italia.
[1] Lo studio è stato condotto nel giugno 2022 da Recensioni Verificate (di proprietà di Skeepers, leader europeo dell’impegno con i clienti) a 10272 consumatori francesi che hanno risposto all’indagine a seguito del deposito di una recensione su un sito di e-commerce