Scalo Milano, tra i primi 3 migliori outlet italiani, lancia il future vision plan

 Scalo Milano, tra i primi 3 migliori outlet italiani, lancia il future vision plan

L’OCPRE – Outlet Centre Performance Report Europe condotto da Ecostra e Magdus – ha scattato una fotografia a livello europeo, intervistando i manager di 1.149 negozi, appartenenti a circa 110 marche prodotte da 76 brand internazionali, per verificare le performance e la tenuta del rapporto con le proprietà in relazione ai mutati bisogni.

Se il primo posto lo riconferma l’inglese Bicester Village nell’Oxfordshire, nei successivi quattro si collocano strutture prossime a grandi città come il The Village di Villefontaine, a pochi passi da Lione; Las Rozas Village, outlet cittadino di Madrid; La Roca Village, nei pressi di Barcellona; Outletcity Metzingen, alle porte di Stoccarda. In Italia l’exploit è di Scalo Milano Outlet & More, a poco più di 4 anni dall’apertura, l’outlet della città metropolitana di Milano si colloca al 3° posto in Italia e all’11° in Europa facendo dell’innovazione, trasformazione digitale e di un rapporto di sostegno alle difficoltà dei propri partner commerciali il suo obiettivo principale.

“Nonostante la situazione contingente che ha caratterizzato l’ultimo anno e che ci auspichiamo possa risolversi entro la fine del 2021, non ci siamo persi d’animo e con il sostegno e la visione del nostro azionista vediamo premiata la nostra strategia fatta di un laboratorio per lo sviluppo di politiche collaborative e innovative votate al rilancio dei nostri partner commerciali – afferma Davide Lardera, Amministratore Delegato di Scalo Milano Outlet & More – Siamo una realtà giovane ma abbiamo le idee chiare: siamo partiti con il nostro piano quinquennale Future Vision, un piano per trasformare Scalo Milano in una smart city al servizio del territorio attraverso la trasformazione digitale, multifunzionalismo e prossimità territoriale”.

Il Future Vision Plan prevede delle azioni concrete in ottica di sostenibilità e trasformazione digitale per essere sempre più in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) posti dall’Agenda 2030 UE. Il punto di partenza sarà un nuovo multipiano di 20.000 mq con ulteriori 800 posti auto, la prima realtà in Italia a perseguire la certificazione “Parksmart”, propedeutico all’ampliamento dell’outlet che porterà all’apertura nel 2023 di circa 45 nuovi negozi e che creerà altri 300 posti di lavoro che si aggiungono ai già 1200, diventando così una delle realtà più importanti dell’area sud di Milano. A questo si aggiunge la realizzazione di una piazza sopraelevata dove troverà spazio sia una ristorazione innovativa di alto livello che nuovi brand premium del mondo fashion. Il tutto collegato al parcheggio multipiano tramite una passerella dedicata. In un’ottica votata alla visione del futuro 2030 verranno realizzati inoltre1.500 metri quadrati di uffici desinati al coworking.

Lo sviluppo di un polo di coworking proietta il canale outlet nel futuro, un’innovazione con cui Scalo Milano accelera sulla rigenerazione suburbana del Sud Milano, progetto che permetterà di alleggerire i trasporti e la concentrazione in città ma che soprattutto consentirà alle persone di tornare a lavorare vicino casa e in un luogo che offre un profondo tessuto di servizi interconnessi: shopping, ristorazione, un asilo nido, spesa domestica con Esselunga locker, ricariche per auto elettriche, connessione con il centro città grazie al passante S13 sempre in ottica green.

Il Future Vision Plan di Scalo Milano risponde anche agli elementi di criticità rilevati dallo studio europeo che ha indagato il punto di vista dei manager degli store presenti negli outlet. Il 20% di loro ha sperimentato una durissima crisi economica, dovuta al calo delle vendite causato in gran parte dal

blocco degli spostamenti, che ha messo il 50% di loro nelle condizioni di non riuscire ad onorare i canoni di locazione con conseguenti contenziosi legali. Ciò non è avvenuto nel caso di Scalo Milano, dove la direzione ha applicato un canone di locazione solo in percentuale sul volume d’affari da aprile 2020 a giugno 2021. L’intervento ha migliorato i flussi di cassa dei brand partner, consolidato il rapporto commerciale e consentito di non avere contenziosi legali.

In questo contesto a eccellere sono stati quegli outlet che più sono riusciti a reinventare il proprio business con una politica che si può definire di “inversione delle criticità”. Per fare alcuni esempi che ci riguardano da vicino: l’impossibilità dei consumatori di spostarsi se non nei pressi del proprio luogo di residenza ha fatto emergere il valore di essere prossimi ad una grande città Metropolitana , il calo del turismo estero dovuto alle restrizioni dei viaggi è stato trasformato nell’opportunità di poter contare sullo zoccolo duro del bacino locale, come dimostra la politica di ingaggio degli expat residenti a Milano, partita con il coinvolgimento dei cittadini di lingua anglofona, cinese, francese, ispanica e russa; la difficoltà dei tenants di onorare gli impegni economici dei canoni di locazione è invece diventata l’occasione per studiare e applicare nuove formule che rendessero il rapporto fra conduttori e proprietà ancora più collaborativo, sostenibile ed al passo con i tempi..

“Rapidità nella lettura della crisi, processi decisionali snelli, capacità di interpretare la realtà e decidere velocemente ha portato ad attuare in anticipo tutti i provvedimenti eccezionali che si sono poi rivelati la soluzione migliore, è quello che contraddistingue l’operato di Scalo Milano. Con il nostro Future Vision Plan puntiamo a essere ancora più innovativi e di introdurre future ulteriori novità in grado di anticipare e rispondere alle necessità di un mondo che sta cambiando sempre più rapidamente”, conclude Lardera.

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