Twitter accetta l’offerta di 44 milioni di dollari da Elon Musk

 Twitter accetta l’offerta di 44 milioni di dollari da Elon Musk

“Yesss!!!”. Ha commentato così Elon Musk la decisione del consiglio di amministrazione di Twitter di accettare la sua offerta da 54,20 dollari per azione, pari a circa 44 miliardi di dollari, per assicurarsi il controllo del social dei cinguettii. L’operazione dovrebbe chiudersi entro il 2022 e, una volta completata, il social network lascerà Wall Street.

“Lo so che questo è un significativo cambiamento, che lo state metabolizzando e che state cercando di capire cosa significherà per voi e il futuro di Twitter”, ha detto l’amministratore delegato Parag Agrawal (subentrato nell’incarico al fondatore Jack Dorsey lo scorso novembre) cercando di rassicurare i dipendenti della compagnia.

Lo stesso Dorsey ha poi espresso pubblicamente il suo plauso all’acquisizione. “Twitter come azienda è sempre stato il mio unico problema e il mio più grande rimpianto. È controllata da Wall Street e dal modello pubblicitario. Toglierla da Wall Street è il primo passo corretto. In linea di principio, non credo che nessuno dovrebbe possedere o gestire Twitter. Deve essere un bene pubblico a livello di protocollo, non un’azienda. Risolvendo il problema del fatto che si tratta di un’azienda, tuttavia, Elon è l’unica soluzione di cui mi fido”.

Il consiglio di amministrazione di Twitter ha approvato all’unanimità l’acquisizione sottolineando che la proposta del patron di Tesla rappresenta la “strada migliore” per gli azionisti prevedendo oltretutto un sostanziale premio in contanti. Inizialmente il board aveva rifiutato l’offerta, anche perché non era chiaro come Musk intendeva remunerare gli azionisti.

Dopo che il magnate ha rivelato le fonti dei suoi finanziamenti, la compagnia ha deciso di valutare nuovamente la proposta. In una comunicazione alla Consob americana, Musk ha detto nei giorni scorsi di essersi assicurato impegni per oltre 25 miliardi di dollari da diverse banche per finanziare l’operazione.

La speranza di tanti repubblicani è che ora il social riammetta Donald Trump, dopo che il suo profilo è stato bloccato a inizio 2021 dopo i fatti di Capitol Hill, anche se l’ex presidente ha fatto sapere di non voler tornare su Twitter. “Resto su Truth”, ha detto, confermando la sua intenzione di rimanere sul suo social, il cui avvio è stato però finora caratterizzato da uno scarso successo di pubblico e dalla fuga di diversi manager.

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