Wellbeing sul posto di lavoro: come il coaching digitale migliora il benessere dei dipendenti

Secondo il Center for Disease Control and Prevention (CDC), il benessere può essere descritto come la capacità di giudicare positivamente la vita e sentirsi bene. Questo include la presenza di emozioni e stati d’animo positivi, l’assenza di emozioni negative, la soddisfazione per la vita e l’appagamento. Il benessere di un dipendente è un fattore chiave nel determinare l’efficacia a lungo termine di un’organizzazione ed è quindi fondamentale che i responsabili delle risorse umane si assicurino che i propri collaboratori siano coinvolti, in salute e soddisfatti sul lavoro.

Sempre più persone sono interessate a lavorare per un’azienda che offre iniziative per il wellbeing. D’altro canto, se non ci si occupa del benessere dei propri dipendenti, si assiste a fenomeni quali burnout – lo stress da lavoro che determina un logorio psicofisico ed emotivo – e diminuzione della produttività dovuta alla mancanza di motivazione e un alto tasso di turnover.

Secondo CoachHub, piattaforma leader mondiale per il coaching digitale, il coaching da remoto si propone come leva per migliorare e supportare il benessere e la salute mentale del personale, oltre che a sostenerne lo sviluppo. Sebbene il coaching a distanza esistesse già, il Global Coaching Study di ICF del 2020 ha registrato una forte accelerazione durante la pandemia, con un incremento dell’uso delle piattaforme audio-video (74%) da parte dei coach. Di seguito, un’analisi dei principali benefici che si possono trarre dal coaching.

“In questo periodo di grande incertezza, il coaching è un valido alleato della leadership perché aiuta nel fare chiarezza sulla strategia e sulla congruenza tra valori, direzione e azioni”, ha affermato Raffaella Iaselli, Coach certificata di CoachHub. “C’è l’esercizio mentale ‘take the advantage’ che consiste nel ricercare sempre la parte vantaggiosa davanti a una criticità o un ostacolo. Il solo fatto di porsi questa domanda e di attivarsi nella ricerca della risposta ci sposta dal rimuginare negativamente sull’accaduto cambiando l’approccio da passivo ad attivo con ottimismo e creatività”.

Secondo i dati della ricerca internazionale Global HR di CoachHub, negli ultimi diciotto mesi, il 25% dei dipendenti ha ricevuto formazione aggiuntiva focalizzata sul benessere. Mettere al centro dell’organizzazione aziendale l’individuo e garantire un benessere a 360 gradi, non solo dal punto di vista professionale, significa offrire programmi aziendali di maggior successo che sanno riconoscere le esigenze e le aspettative specifiche della forza lavoro diversificata di oggi. Qui entra in gioco il coaching digitale che, incentrato su una relazione diretta particolarmente preziosa per coloro che si sentono isolati, offre ai coachee riflessione, sostegno, comprensione e ispirazione.

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