Brunello Cucinelli e lo storytelling vincente
Tutti conoscono l’affascinante storia di Brunello Cucinelli. Cucinelli è un uomo che sa usare bene le parole e che trasmette l’immagine di un professionista sensibile e intelligente, un imprenditore illuminato che ha creato un’accademia di formazione per i suoi dipendenti e i talenti che ruotano attorno alla Brunello Cucinelli. L’Accademia, nata per assicurare un futuro al know how artigianale necessario a realizzare prodotti di lusso, è stata frequentata pure dai protagonisti del web della Silicon Valley.
In 40 anni Brunello Cucinelli ha costruito un’impresa che è diventata un marchio globale del lusso e una società quotata sempre più vicina al club delle ‘one billion companies’.
Cucinelli continua a essere presente in azienda e a viaggiare per il mondo non solo come ambasciatore del marchio che ha fondato, ma anche di un certo modo di fare impresa e di una visione della vita e dei rapporti tra persone.
Da sempre è attento alla sostenibilità sociale ed ambientale in azienda che lui definisce ‘armonia’. Nonostante l’amore per la sua Umbria, rifiuta di candidarsi governatore della Regione. Questo perché sono più importanti i suoi progetti di conservazione del borgo di Solomeo: il sostegno al restauro di chiese e monumenti – in particolare dopo il terremoto – la costruzione di un teatro e la sostituzione di capannoni industriali dismessi con un parco naturale punteggiato da vigneti e frutteti.