Wallife chiude un round da 12 milioni di euro con United Ventures per la protezione dai rischi digitali
Wallife, la startup insurtech italiana che protegge l’individuo dai nuovi rischi originati dal progresso tecnologico e scientifico nelle aree della genetica, della biometria e del biohacking, ha annunciato di aver completato un round di investimento da 12 milioni di euro guidato da United Ventures, gestore italiano di Venture Capital specializzato in investimenti in start-up tecnologiche. Al round ha partecipato un pool di selezionati investitori e business angels italiani e internazionali, tra cui Aptafin.
Con questo risultato l’azienda si pone al settimo posto in Europa nel settore insurtech per valore del round di investimento di Serie A nel 2022, secondo la classifica di Crunchbase, tra i principali database a livello globale di informazioni finanziarie su aziende private, in particolare Start-Up.
Fondata da Fabio Sbianchi e Maria Enrica Angelone nel 2020 a Roma, Wallife è focalizzata sulla protezione degli individui da rischi nuovi e ancora sconosciuti derivanti dall’innovazione tecnologica e dal progresso scientifico. Le aree di interesse includono la manipolazione genetica (ad es. la conservazione di materiale biologico e l’identità genetica), il biohacking (l’uso di tecnologie all’interno del corpo umano, come protesi e dispositivi medici impiantabili) e l’uso di dati digitali (come impronte digitali e riconoscimento facciale). Oltre a indagare su rischi nuovi ed emergenti, l’obiettivo di Wallife è quello di sviluppare prodotti assicurativi innovativi per i rischi già esistenti, che finora non sono stati coperti dalle assicurazioni tradizionali.
L’aumento di capitale supporterà il processo di crescita internazionale della società, lo sviluppo di nuovi prodotti assicurativi e il rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica. La società prevede anche l’ampliamento del proprio team con l’assunzione di diversi profili ad alta specializzazione.
“Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti in questo secondo round di finanziamento, e fieri di avere al nostro fianco United Ventures, con cui condividiamo la nostra visione per l’innovazione guidata dalla tecnologia.”, ha dichiarato Fabio Sbianchi, Founder e Chairman di Wallife. “Le nuove risorse ci permettono di proseguire con le attività avviate e di lanciare sul mercato i prodotti assicurativi su cui abbiamo lavorato negli ultimi mesi”. Ma non solo. “I finanziamenti ottenuti – ha continuato – saranno fondamentali per proseguire le attività di ricerca della community di innovatori e di risk hunters di Wallife, e investire nel capitale umano, potenziando il nostro team di professionisti in Italia e all’estero”.
Secondo Massimiliano Magrini, Managing Partner di United Ventures, “Il progresso scientifico e tecnologico introduce cambiamenti nelle nostre vite a un ritmo estremamente veloce. In questo contesto ci ha colpiti la visione pionieristica di Wallife di costruire la prima azienda al mondo in grado di fornire risposte sulla sicurezza e protezione da rischi ancora sconosciuti. Questa operazione rappresenta per United Ventures l’ingresso nel settore dell’insurtech, un mercato altamente innovativo e in crescita. Crediamo che Fabio e Maria Enrica abbiano l’esperienza e l’ambizione per scalare la società a livello internazionale, indagando i nuovi confini dei rischi originati dal progresso tecnologico, legati all’esistenza stessa dell’essere umano, sia a livello biologico che digitale”.
Wallife è stata assistita dal team Orrick guidato da Attilio Mazzilli, responsabile del dipartimento Technologies Company di Orrick Italia, e composto dalla of counsel Livia Maria Pedroni, dal managing associate Pietro Fazzini e dall’Avvocato Claudia Francesca Micol Cirinà; United Ventures è stata assistita dallo Studio Legale Tributario di EY, con un team composto da Renato Giallombardo, partner leader M&A e private equity, dal senior manager Luca Spagna e dalla manager Annachiara Mastellone.