Nuovi scenari per gli sviluppatori con Alexa e Google Home

 Nuovi scenari per gli sviluppatori con Alexa e Google Home

Gli assistenti vocali potrebbero rivelarsi una piccola miniera d’oro per gli sviluppatori di skill, le app che sfruttano le interfacce di assistenti vocali come Alexa e Google Home. Entrando nello specifico, Amazon ha presentato un programma per gli sviluppatori di applicazioni che sfruttano l’interfaccia dell’assistente. E di recente è uscito un nuovo video-corso che spiega come programmare skill su Alexa.

«Il modello di business riprende quello delle app sugli smartphone ma è più articolato», spiega Giulia Poli, General Manager Alexa Italia. In sostanza le applicazioni restano gratuite ma vengono introdotti acquisti In-skill, tramite cui gli utenti potranno accedere a funzionalità previo pagamento di una cifra aggiuntiva.

I metodi di pagamento passano per Amazon Pay, il loro sistema di pagamento, ma non è obbligatorio. Con Just Eat, spiega la manager di Amazon, si paga in contanti quando si ritira il pasto. Cosa ci guadagna Amazon? Il gigante dell’e-commerce trattiene una quota del 30% sui contenuti a pagamento, come avviene negli store di Google e Apple per il mercato delle app per dispositivi mobili. E le prospettive sembrano molto positive.

A dicembre 2019 sono state sviluppate 3500 skill, di queste però solo una decina sono a pagamento. Della partita ci sono grandi come Bticino che ha “inglobato” Alexa e Google Home dentro ai propri prodotti, editori come Mondadori che stanno studiando format specifici come ne caso del cooking assistant di Giallo Zafferano per i propri prodotti e startup come Solo.fm di Mauro Del Rio e Vito Lomele.

Sono previsti investimenti in capitale per aiutare gli sviluppatori, opportunità di co-marketing e un supporto lato cloud alle risorse e competenze di sviluppo di Google.

Quello che si profila è un mercato nuovo composto da servizi verticali e nicchie che dovranno trovare il modo di emergere per raggiungere il proprio lettore/ascoltatore. In questo senso, la sfida non sarà diversa da quella che c’è oggi sugli smartphone. Solo pochi sopravviveranno. Ma quei pochi avranno un mercato finalmente nuovo e in fortissima crescita.

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